DISCORSO AL CONSIGLIO DI GIOVEDI’ 25 GIUGNO 2009


Con il sindaco Marco Buselli non ci siamo conosciuti molto bene durante il mese di campagna elettorale. Ci siamo incontrati poche volte e naturalmente non c’è stato modo di scambiare opinioni politiche. A dire il vero io ne avrei avuto voglia, ma non si poteva fare in pubblico per quella benedetta storia che nella sua lista non ci doveva entrare la politica.

Preso dalla curiosità e dal bisogno di farmi un’opinione, sono andato su internet a vedere il suo blog e, tra molti articoli interessanti e non sempre condivisibili da parte mia sulla vita volterrana, ho trovato finalmente due piacevoli sorprese. Due citazioni, una di Antonio Gramsci e una di Giordano Bruno, autori scelti evidentemente come suoi capisaldi ideali.

Sono rimasto sorpreso e ho pensato d’iniziare il mio discorso con questa notazione perché così posso fare con sincerità gli auguri di buon lavoro al sindaco Marco Buselli, perché so che è un sindaco che rende omaggio a due martiri della libertà: Giordano Bruno ucciso dal Tribunale dell’Inquisizione cattolica, Antonio Gramsci ucciso dal carcere fascista.

Noi sappiamo quanto siano attuali e quanto bisogno ci sia oggi di questi riferimenti ideali.

Infatti, certamente le persone della mia parte politica non possono essere soddisfatte dei risultati elettorali delle ultime elezioni sia delle europee che delle amministrative. Ma credo, non solo quelle dalla mia parte, ma che anche tutte le persone democratiche e amanti della libertà guardano con preoccupazione all’affermarsi in Europa dei movimenti d’ispirazione nazista e xenofoba; devono guardare con preoccupazione all’aumento, in Italia, dei consensi popolari verso la Lega, che alimenta con le leggi razziali e organizza con le ronde il razzismo italiano.

Dall’altra parte, arretrano le forze politiche che si pongono in rappresentanza delle classi popolari e a difesa della democrazia e delle libertà, dimostrando che le nostre società sono malate di gravissimi problemi e di grandi deficit di rappresentanza politica. La crisi economica colpisce duramente le popolazioni più povere e queste o non riescono ad esprimersi adeguatamente in difesa dei loro interessi o addirittura accettano la soluzione loro indicata dalle classi dominanti, cioè la guerra tra poveri e contro i più deboli.

Le Istituzioni e anche il nostro Comune, in questa situazione, devono fare il massimo sforzo per rassicurare le persone che hanno perso il lavoro o che hanno visto il loro reddito ridursi drasticamente sotto il livello minimo di sussistenza.

So che c’è già una decisione della vecchia amministrazione che metteva a disposizione ventimila euro per questo scopo. Questi soldi sono pochissimi rispetto al bisogno reale, quindi vanno aumentati e poi vanno distribuiti subito, non tra qualche mese. Deve essere studiato il modo migliore per farlo, ma va fatto subito. Questa è una priorità non solo sociale, ma politica. Perché il Sindaco in questo caso, aiutando chi ha bisogno, esprime la solidarietà di tutta la città e restituisce così all’Istituzione Comune la sua funzione di rappresentanza democratica.

Aggiungo solo che in questa operazione non ci devono essere discriminazioni e mi riferisco a tante persone che anche da noi vivono come invisibili perché sono stranieri e qualcuno magari non in regola con il soggiorno. Ma lavorano per noi nelle campagne, nei boschi, nelle cucine dei ristoranti, nei cantieri; anch’essi rimangono senza lavoro e hanno diritto ad essere aiutati.

La seconda proposta politica che porto riguarda l’urbanistica.

Nella campagna elettorale tutti i gruppi politici hanno avuto parole critiche nei confronti del Piano Strutturale e del Regolamento Urbanistico approvato di recente dalla precedente amm.ne comunale. Naturalmente ognuno ha messo accenti diversi; il mio gruppo politico è particolarmente determinato nel voler cambiare la filosofia del nuovo piano.

Anche su questo argomento si tratta di operare una scelta politica di fondo. Speculazione si, speculazione no. Noi confermiamo la nostra proposta di azzerare quel piano urbanistico, facendo una scelta politica chiara. Ora si è aggiunto un problema in più: la gestione da parte del Comune della legge regionale che approva il piano casa Berlusconi.

Questa materia è di fondamentale importanza per Volterra e ha implicazioni generali, che vanno dal benessere dei cittadini al mantenimento di un’economia turistica legata alla conservazione dell’ambiente e del paesaggio. Per questo mi permetto di avanzare al Sindaco e all’Assessore all’Urbanistica una proposta di lavoro in questo primo consiglio:

Chiedo la convocazione in tempi brevi, diciamo un mese, di una conferenza nazionale sull’argomento, organizzata dal Comune di Volterra, alla quale si dovrebbe chiedere di partecipare agli Enti Pubblici interessati (Regione, Provincia, Sovrintendenze ecc) e ad intellettuali e tecnici di competenze scientifiche riconosciute. Lo scopo della conferenza dovrebbe essere quello di acquisire pareri di sicura competenza sulle leggi fin qui fatte dal Comune e fornire indicazioni operative sulle possibili scelte future all’amministrazione. Tutto ciò prima di iniziare a rilasciare autorizzazioni a costruire in base al nuovo regolamento urbanistico.

La terza proposta su cui chiedo la massima attenzione del Sindaco e della sua maggioranza è quella che io chiamo la vertenza Solvay.

Non devo, in questa sede, dilungarmi troppo sulle motivazioni della mia proposta. Infatti, tra i colleghi consiglieri vedo, nel gruppo dell’opposizione Yuri Bettini, a cui tutti riconoscono l’impegno ambientalista e con il quale ho condiviso lunghi mesi di lotte popolari che riguardavano anche questo argomento. Nel gruppo di maggioranza vedo Fabio Bernardini.

Durante la campagna elettorale sono andato a portare la mia solidarietà agli operai dell’ATI sale che avevano ricevuto la lettera di cassa integrazione speciale e in quell’occasione ho consegnato loro un documento riassuntivo della storia dell’accordo Monopoli-Solvay e delle vicende successive, sia nelle attività delle amministrazioni, sia nelle fabbriche interessate. Quel documento l’aveva scritto Fabio Bernardini, quindi potrà essere lui ad illustrare al Consiglio tutta la vicenda con maggiore competenza.

Noi dobbiamo interessarci con urgenza di questo argomento per non perdere definitivamente la Salina e per chiudere un capitolo politico negativo di scelte sbagliate fatte nel passato nei confronti dello sfruttamento indiscriminato della ricchezza del nostro sottosuolo e nei confronti della rapina dell’acqua del Cecina ad opera della multinazionale Solvay.

Queste sono le richieste immediate di lavoro che fa l’opposizione della Sinistra per Volterra alla maggioranza e al Sindaco Marco Buselli.

Non riesco ad appassionarmi né alle caratteristiche personali di coloro che il Sindaco ha scelto come collaboratori in giunta né all’incontro estemporaneo del Sindaco con il ministro nostrano del governo Berlusconi. A proposito di Altero Matteoli sarei comunque curioso di sapere che cosa ha potuto promettere sulla strada regionale 68, se la materia delle strade regionali è di competenza delle regioni. Dalle numerose pagine pubblicate sull’argomento, non si riesce a capire niente. Forse qui il sindaco ci potrebbe aiutare.

Quando mi sono candidato, pensavo che avrei fatto l’opposizione ad un altro gruppo politico. E In quest’occasione certamente avrei detto parole diverse sulle responsabilità delle scelte politiche degli ultimi quindici anni a Volterra e in Val di Cecina. Tuttavia avrei indicato al Consiglio le stesse priorità e avrei avanzato le stesse proposte.

Questa nuova situazione, inedita per Volterra, mi spiazza e naturalmente rimango ad aspettare concreti atti di amministrazione e concrete scelte politiche. Credo che non tarderanno a venire risposte, anche alle mie domande, da parte della maggioranza.

“La Sinistra per Volterra” eserciterà il suo ruolo di opposizione nel Consiglio Comunale e continuerà a riunirsi e a lavorare con tutte le persone che vorranno contribuire alla soluzione dei problemi di politica locale

e vorranno dare un contributo al progetto di riorganizzazione e riunificazione della sinistra volterrana dispersa.

Agli elettori che ci hanno votato esprimo un ringraziamento sentito e garantisco loro di rappresentarli nel modo migliore nel lavoro delle istituzioni comunali


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