Le bugie hanno le gambe corte.


Dopo la valanga di immondizia mediatica riversata dagli esponenti e simpatizzanti della Lista Civica sull’ottimo Danilo Cucini, capogruppo della Sinistra per Volterra in Consiglio Comunale, a proposito della discussione sull’Ordine del Giorno sulla Solvay, ci pare necessario e salutare che la discussione sia riportata sulla verità dei fatti, piuttosto che sulle “interpretazioni” e le illazioni fatte girare ad arte per attaccare indebitamente chi, molto seriamente, cerca di fare un lavoro politico di proposta e opposizione. Ebbene i fatti sono questi:

1)      L’ordine del Giorno con nomi e cognomi lo abbiamo presentato noi, sennò probabilmente questa discussione sulla Solvay non sarebbe stata nemmeno affrontata. Quindi i nomi li abbiamo fatti noi per primi e li facciamo fin dal primo momento di questa vicenda ormai più che decennale, durante la quale abbiamo sempre  tutelato piuttosto gli interessi della nostra zona. Non possiamo dire di ricordarci di tanti attuali esponenti e supporter della lista civica impegnati insieme a noi in questa battaglia.

2)      Il nostro partito ha condiviso con il gruppo dei compagni della Sinistra per Volterra l’opportunità di accogliere alcune richieste di modifica dell’ordine del giorno, provenienti da Rosa dello Sbarba e Fabio Bernardini, con l’obbiettivo molto importante di un voto unanime del Consiglio Comunale. Obbiettivo reso possibile da un cambiamento di posizione sul problema intervenuto nel gruppo consiliare di Volterra Città Aperta. Il gruppo consiliare Volterra Città Aperta, infatti, avrebbe votato un ordine del giorno che impegnava per la prima volta il Comune di Volterra ad appoggiare il WWF in giudizio davanti al TAR contro gli atti della Regione Toscana che hanno dato le concessioni minerarie alla Solvay, e questo sarebbe stato un fatto politico straordinario, che finalmente avrebbe fatto rappresentare unanimamente dal Consiglio Comunale di Volterra l’opinione di una città unita in difesa dei suoi interessi economici e del suo ambiente. L’unanimità del Consiglio di Volterra, piuttosto che l’approvazione di un documento con i soli voti della lista civica,  sarebbe stata di estrema utilità in quanto avrebbe costituito una indicazione politica che difficilmente altri enti della zona e altre istituzioni di livello superiore (tutte dirette dal PD) avrebbero potuto ignorare.

3)      La mediazione consisteva nell’accettare che un cambio di linea politica maturata nel gruppo del PD volterrano non doveva necessariamente essere un’abiura o una sconfessione. Il riconoscimento degli errori del passato erano impliciti in un voto contrario alle concessione del salgemma alla Solvay senza le garanzie necessarie sui problemi dell’acqua, dell’ambiente e del lavoro. Ci sembrava un risultato veramente straordinario. Invece ha prevalso una concezione della politica come vendetta, una volontà di dichiarare continuamente, come un disco rotto, che il PD ha governato male e contro gli interessi della zona. Accusa che, in questo caso, merita ampiamente, ma che è scagliata come se fossimo ancora in campagna elettorale da chi già governa e ha l’obbligo, invece, di dimostrare efficacia nella soluzione dei problemi. Un ripassino dei manuali di scienza della politica i rappresentanti della Lista Civica farebbero bene a farlo.

4)      I problemi non si risolvono con le sparate. Infatti, ma guarda strano, l’ODG votato dalla Lista Civica, dopo grandi lamentazioni sulla questione dei nomi e delle responsabilità, non impegna il Sindaco ad appoggiare in giudizio il WWF contro gli atti della Regione, come richiedevamo noi ed il WWF, ma lo impegna solo ad un appoggio generico all’azione del WWF, che si concretizzerà, così dice Bernardini,  nel donare qualche euro per le spese legali. Ci sembra un po’ poco, il Gruppo Consiliare di Rifondazione, che non ha le finanze del Comune, ha dato al WWF oltre 2000 euro in passato per azioni legali identiche a questa e si appresta a farlo di nuovo.

Per questo Danilo Cucini si è visto costretto a votare da solo il proprio odg con i nomi e cognomi, ma soprattutto con l’unico impegno politico serio, cioè quello di appoggiare in giudizio l’azione del WWF. Cosa che la Lista civica ed il grande Difensore dell’ambiente e della moralità politica Fabio Bernardini si sono guardati bene dal fare.

Rifondazione Comunista Volterra


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