“Manicomio e dintorni: il ruolo della città nel riassetto sociale e culturale dopo il 1980”
17 settembre 2011- Volterra – inaugurazione/mostra fotografica/dibattito – Ostello della Gioventù- Chiosco delle Monache –
In clima di polemica, qualche riflessione. Appunti di Angelo Lippi
La memoria colorata e i numeri che la alimentano
Si continuano a declamare responsabilità politiche di amministratori, evidentemente cattivi anche di animo, oltreché come amministratori, per avere praticato logiche assistenziali non più basate sulla reclusione nei manicomi. E si favoleggia che, resistendo, avremmo potuto salvare un numero di posti di lavoro (1200), numero che non figura nei documenti pubblicati. E siccome nessuno è disposto a cambiare la propria idea, si può provare a mettere qualche punto fermo sul manicomio. Però, per onestà intellettuale, domandiamoci: come mai si sono voluti chiudere i manicomi in tutta Italia? E come mai a Volterra si cominciò a ridurre il numero dei ricoverati almeno 8 anni prima della legge Basaglia? E perché si dice (oggi) che nel manicomio si stava bene? (lo dicono tutti di tutti i manicomi!). E perché si considera il manicomio ben organizzato, ma si pensa che sarebbe adatto agli altri e non ai nostri figli o genitori?
Continua la lettura di Angelo Lippi – relazione su “manicomio e dintorni…..”