BILANCI0 COMUNALE 2010 traccia del mio intervento in Consiglio


L’OPINIONE DELLA SINISTRA PER VOLTERRA SUL BILANCIO DEL COMUNE PER L’ANNO DEL 2010

IL PATTO DI STABILITA’ imposto dal governo nazionale limita fortemente l’autonomia dei Comuni  bloccando tutte le scelte di investimento e di spesa, anche in presenza di risorse disponibili. Questo è il quadro politico nazionale, ancora più grave nel momento in cui dovrebbero essere attuate politiche di incentivazione delle attività per una ripresa produttiva dell’Italia. Ma, in Consiglio Comunale, da parte della Lista Civica, sulla politica del governo, non è stata spesa nemmeno una parola.

ENTRATA

IL BILANCIO DEL COMUNE, al di là delle limitazioni delle politiche centralistiche,  rimane lo specchio del lavoro di una Giunta, della sua capacità di lavoro, dei suoi progetti  e dei suoi orientamenti politici. Da questo punto di vista, nel bilancio del Comune di Volterra,  gli elementi che colpiscono sono la diminuzione di 361.000 Euro dei trasferimenti sulla spesa corrente  da parte dello Stato, della Regione e altri enti pubblici e la diminuzione di 1.453.000 Euro di trasferimenti in conto capitale da parte della Regione. E’ rimasta bianca la pagina dei trasferimenti in conto capitale da altri enti del settore pubblico.

La città di Volterra, come tutte le realtà svantaggiate dal punto di vista dello sviluppo economico e come tutte le città d’arte, patrimonio nazionale e mondiale,  non ha mai avuto risorse proprie sufficienti  per i servizi e per mantenere strutture che sono di uso sia per i residenti, sia per altre centinaia di migliaia di visitatori. Ed è logico e normale che lo Stato, la Regione e gli altri enti pubblici debbano essere solidali con città come la nostra.

Possibile allora che nel nostro bilancio le pagine che devono prevedere questi aiuti in entrata rimangano bianche?

prima considerazione

I PROGETTI: quali sono i progetti, in campo culturale, in campo scolastico e della formazione, in campo produttivo o in campo ambientale,  che l’Amministrazione Comunale ha presentato alle istituzioni superiori,  in sede europea a Bruxelles o in sede nazionale  a Roma o a Firenze o a Pisa e che sono state respinti? Di fronte alle cifre del bilancio, cioè di fronte allo zero assoluto e alle pagine bianche dei trasferimenti dallo Stato, dalla Regione e da altri enti pubblici, il Sindaco  lo dove far sapere ai cittadini di Volterra. Perché se non ci sono progetti presentati dopo un anno di governo, si comincia a delineare una grande responsabilità politica. Specialmente dopo le vicende che hanno caratterizzato la maggioranza negli ultimi mesi. Mi riferisco alle “dimissioni” del prof. Prof.  GIUSEPPE FURLANIS che  è stato allontanato dalla giunta comunale senza spiegare ai consiglieri comunali e ai cittadini volterrani le ragioni del suo allontanamento.

Forse, ora, ciò che non ha saputo o voluto spiegare il sindaco, lo spiega bene il  primo bilancio comunale. Perché, andato via il prof. Furlanis sono spariti anche i suoi progetti, sul museo, sulla scuola, sull’artigianato, sul teatro, sulla formazione teatrale, sull’arte contemporanea ecc. Sicuramente, nel bilancio del Comune, dei suoi progetti non ce n’è traccia.

seconda considerazione

IL SALGEMMA:   I comuni di  Pomarance e di Castelnuovo hanno ricevuto i milioni della geotermia e auguriamoci che qualche beneficio possa essere raccolto anche da Volterra, se saranno realizzati i progetti sul  teleriscaldamento ecc.

Tuttavia, non si deve dimenticare che anche la zona di Volterra ha la sua ricchezza sotto terra ed è il salgemma.  Il salgemma sarà pure un prodotto povero, ma, se anche non avesse un grande valore economico,  non può non valere niente,se la Solvay ci sta così attaccata.

Tutti ci ricordiamo della polemica sollevata dalla maggioranza consiliare della Lista Civica contro  la proposta  della Sinistra per Volterra di intraprendere, tutti insieme,  una vertenza con la Solvay e con la Regione per rivendicare il diritto di trattenere qualche risorsa per la nostra città dallo sfruttamento del salgemma. La maggioranza, dopo quella ventata di polemiche, si è limitata ad offrire 2.500 euro al WWF per contribuire alle spese del ricorso al TAR contro le delibere regionali di assegnazione delle concessioni minerarie alla Solvay. Ma non era questo il senso politico della battaglia proposta dalla Sinistra per Volterra. Da parte nostra intendiamo insistere sulla nostra proposta e indichiamo, come esempio da seguire, quello dei  Comuni e delle organizzazioni politiche e sindacali delle zone geotermiche, che oggi godono dei risultati di anni di rivendicazioni politiche, di lotte dei sindaci e di mobilitazioni popolari.  Noi dobbiamo fare altrettanto se vogliamo  iscrivere nel nostro bilancio qualche risorsa significativa che ci derivi dallo sfruttamento del salgemma.

terza considerazione

ONERI DI URBANIZZAZIONE E URBANISTICA:  Sono state ridotte le previsioni di entrata dagli oneri di urbanizzazione,  rispetto alle previsioni fatte dalla precedente amministrazione, tuttavia si continua  ad usare questa entrata, per metà, nella spesa corrente.

Sono stati messi  in bilancio 100 mila euro per la revisioni del regolamento urbanistico approvato dalla precedente amministrazione, ma senza  dichiarare qual è l’ opinione politica della maggioranza su questo argomento. E, in questa materia dell’urbanistica, fin qui, abbiamo visto la maggioranza della Lista Civica che si è nascosta dietro alle decisioni dell’amministrazione precedente, proseguendo nella politica che viene definita valorizzazioni del territorio e che nella realtà significa via libera alla speculazione edilizia. Così, nel caso di Casa alle Monache e di Poggio alle Croci, anche la maggioranza attuale ha steso  tappeti rossi davanti agli speculatori.

quarta considerazione:

PALAZZO MATTEUCCI: la maggioranza ha messo in vendita il palazzo di via Sarti e ha utilizzato la relativa previsione di entrata di 2.580.000 euro come unica fonte di entrata per coprire le spese in conto capitale, oltre ai 250.000 euro degli oneri di urbanizzazione.

Siamo a maggio e, ancora, non si sa quando uscirà l’avviso di asta per la vendita del palazzo. Ci auguriamo che l’operazione vendita si concluda entro l’anno perché, se ci fosse un ritardo nella formalizzazione della vendita, il Comune di Volterra sarebbe già uscito dai parametri del patto di stabilità, con le penali previste dal caso. Vi pare questa un’operazione finanziaria prudente?

SPESA

TAGLI ALLA SPESA CORRENTE. Il taglio più consistente, 50.000 euro, figura nel personale del servizio biblioteche, musei, pinacoteche. Nello stesso servizio c’è una diminuzione di spesa non solo sul personale, ma anche nella prestazione di servizi, negli acquisti di beni di consumo ecc per  altri 50.000 euro.

E’ sotto gli occhi di tutti la difficoltà di questo servizio, centrale per la cultura della città. Al di là del problema dello spostamento del museo Guarnacci, non si può abbandonare la manutenzione della sede attuale del museo; non può, il museo, avere, come direttore, la segretaria comunale al posto di un etruscologo. E così anche la pinacoteca e la biblioteca. Alla mia parte politica non sarebbe mai venuta in mente un’idea del genere né di fare risparmi di bilancio a discapito di queste attività fondamentali per la cultura e l’economia della città.

ARTIGIANATO, TURISMO E COMMERCIO:  zero investimenti. Zero idee. Nessun ruolo del pubblico nell’economia cittadina.

Per Volterra c’è assoluta necessità di sostegno pubblico in questi settori. In parte di sostegni alla produzione, in parte di contributi alla crescita culturale, in parte alla socializzazione delle esperienze, in parte alla ricerca dei mercati, ecc. Ci sarebbero mille cose da fare. Questo bilancio ha scelto di continuare a non fare niente per l’artigianato, per il turismo ed il commercio, come la passata amministrazione.

LE PRIORITA’ NEI LAVORI PUBBLICI:

Poche sono le opere che sono elencate nel programma annuale delle opere pubbliche e,  stante il patto di stabilità, difficilmente potranno essere iniziate. Tuttavia, tra le spese previste, mi sento di contestare l’urgenza di spendere soldi per  fare ancora uffici comunali, per gli impiegati che in futuro dovranno essere ridotti nel numero.

Come saranno spese inutili quelle previste per l’installazione delle telecamere alle porte della città, spese inutili come lo sono stati i pioli posti agli ingressi delle piazze dei Priori e San Giovanni.

Non vedo neppure l’urgenza di iniziare i lavori dell’ascensore per il parco Fiumi, considerato anche che non possono essere cercati risparmi e soluzioni al ribasso per la realizzazione di un’opera che richiede lo studio approfondito di un progetto da inserire nel contesto archeologico della città.

Tra le opere previste manca la scuola dell’infanzia dei Cappuccini, cantiere interrotto, che questa maggioranza è intenzionata a chiudere definitivamente. Su questo capitolo dovrà essere aperta una discussione pubblica molto seria e approfondita, sulla necessità di dotare il Comune di edifici scolastici adeguati per l’infanzia e sulla scelta di realizzare il progetto dei Cappuccini o altri progetti.

Questo primo bilancio della nuova amministrazione comunale non segnala novità rispetto al passato e, soprattutto, non contiene né fa intravedere nessun accenno di progetto nuovo spendibile per il futuro della città. Non vorrei che ci accorgessimo che questa nuova amministrazione, fatta di sentimenti municipalistici e di orientamenti politici variegati, in maggioranza tendenti al centro destra, sta facendo cose diverse da quello che speravano i cittadini che l’hanno votata.


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