nota ai consiglieri del Prof. GIUSEPPE FURLANIS


Carissimi consiglieri

Probabilmente per molti di Voi le mie dimissioni sono apparse come una scelta improvvisa; una notizia appresa dal Tirreno che, senza porsi problemi di valutazione, ha avviato la “lotteria” dei nuovi candidati, in modo da divertire i Volterrani in questo avvio di anno nuovo! Così non è stato, perché le mie dimissioni sono state una scelta difficile, dolorosa e assunta dopo aver più volte manifestato un mio disagio a operare in un clima politico che sembra tuttora immerso in una campagna elettorale! Inoltre è mancata la condivisione su scelte assunte dalla giunta su temi inerenti scuola e cultura che mi hanno reso impossibile mantenere l’incarico.

In consiglio ho messo in evidenza che era mia intenzione interpretare la “cultura” come il prodotto del tessuto sociale ed economico di Volterra; per tale motivo così come ho ritenuto indispensabile avviare il progetto del nuovo museo Guarnacci (per il quale è indispensabile una specifica legge quadro) e un intervento per la  valorizzazione di tutto il patrimonio storico-archeologico, ho programmato (utilizzando anche i PIC) attività culturali orientate a favorire processi di sviluppo sociale ed economico. In una realtà ricca di iniziative, associazioni, gruppi vari, il tentativo è stato quello di individuare azioni di rilievo che fossero in grado di costruire quelle sinergie che in questi anni sono mancate. E’ questo il motivo per il quale è stato avviato il progetto per attivare a Volterra corsi di specializzazione e master internazionali nel settore del teatro di impegno sociale, riconosciuti dal Ministero dell’Università. Un’esperienza formativa unica in Italia che permetta di valorizzare esperienze significative quali quelle del Teatro di Nascosto e della Compagnia della fortezza.  Compagnia della fortezza la cui attività dovrà essere valorizzata anche attraverso la costituzione di un teatro stabile per dare continuità all’esperienza, favorire l’acquisizione di nuove risorse economiche, attivare posti di lavoro.  Ci si sta inoltre orientando per l’inserimento del Festival Teatro Romano nella rete dei Festival di Pietra, con un progetto di recupero del Teatro Romano che permetta anche il suo necessario consolidamento e restauro. Come si vede l’obiettivo non è associare cose che per la loro diversa natura non possono stare unite, ma concepire un progetto organico sul teatro che valorizzi una specificità di Volterra in questo ambito, con positivi riflessi anche sulle iniziative collegate quali Volterra teatro. Per quanto concerne le mostre l’obiettivo è quello di avviare un programma pluriennale che permetta una più attenta programmazione e una migliore pubblicizzazione. Anche le mostre hanno in alcuni casi il compito di valorizzare una specifica identità di Volterra (es. centro studi delle civiltà etrusche), dall’altro sostenere realtà sociali ed economiche locali, come nel caso della Mostra in programma sui maestri dell’artigianato che ha l’obiettivo di avviare un tavolo di confronto sui temi del lavoro e della piccola impresa. Anche nell’ambito della formazione sono state sostenute tutte quelle iniziative orientate a favorire progetti territoriali, in grado, questi, di mantenere elevata la qualità della didattica aumentando i servizi sociali, garantendo un qualificato inserimento nella scuola di bambini con disabilità o difficoltà di diversa natura. Nelle prossime settimane è in programma una ripresa delle attività del Polo scolastico sulla riforma della secondaria e sui servizi, anche in questo caso per favorire una maggior interazione tra le diverse istituzioni.

Per presentare tutte le attività programmate nei settori della cultura e istruzione, contenute nei PIA e nei PIC, sarebbe necessario un ampio resoconto che ora evito, perché ho voluto accennare ad alcune iniziative,solo per indicare lo spirito che è alla loro base. Il lavoro dell’assessorato è stato strutturato per progetti in grado di mettere a “rete” le risorse presenti nel territorio: individuati gli obiettivi si sono cercate le sinergie indipendentemente dalla collocazione politica e elettorale ma con la discriminante della qualità; scelta che ha trovato un ampio consenso. Sono convinto che per i progetti importanti per la città siano possibili larghe intese e sinergie, ma perché queste possano essere attuate richiedono una politica aperta al confronto! Ho la colpa di non aver partecipato molto alla vita consigliare ma, quando presente, mi ha colpito il fatto che su alcuni argomenti centrali del dibattito politico le posizioni tra maggioranza e minoranze presentavano diversi punti di convergenza sui quali era possibile costruire un progetto efficace giungendo ad un ampio consenso; ma si è sempre preferito “distinguersi”.  Bisogna però stare molto attenti perché se viene meno il confronto si rischia di scivolare nell’arroganza! di non accettare la differenza che spesso è cosa preziosa!

In consiglio ho citato una frase letta su un libro di storie africane che all’incirca diceva “per fare un buon bambino ci vuole un buon villaggio” vorrei che Volterra fosse un buon villaggio per fare buoni bambini!; un villaggio ricco di valori, con una dimensione etica che sappia generare quel tessuto sociale che, forse impropriamente, voglio chiamare cultura!! Per governare bene ci vuole competenza, temperanza, passione ma anche cuore. Per avere un buon villaggio bisogna, come il poeta di Calvino, sollevarsi dalla pesantezza del mondo per avere orizzonti più ampi, portare il nostro sguardo al di là del contingente.

PS

Non posso nascondervi che a fronte delle “rivelazioni” del Tirreno e delle modalità con le quali sono state date le notizie e svelato possibili candidati – e della seguente assenza di dichiarazioni e smentite – mi ha fatto piacere che la minoranza, e in particolare il capogruppo Rosa dello Sbarba, abbia fatto un comunicato di apprezzamento al mio lavoro e un invito al sindaco perché queste dimissioni siano ritirate. E’ un ulteriore segnale che quando si opera favorendo tutte le possibili sinergie si ottengono risultati condivisi da maggioranza e minoranze. Penso che sia questa la strada che deve percorrere il consiglio per Volterra e i suoi cittadini!

Un caro saluto

Giuseppe Furlanis


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