Volterra geotermica?


Irene Ricotti ha scritto un’interessante articolo a proposito dei possibili sviluppi della ricerca geotermica nel territorio del Comune di Volterra e delle naturali implicazioni politiche. In calce all’articolo troverete gli studi a cui si riferisce lo scritto, quello della GEOENERGY S.r.l. e  quello commissionato dalla Fondazione CRV allegato alla delibera della Giunta Comunale n. 142.

 

LE STRATEGIE PER LO SVILUPPO DI VOLTERRA FUORI DALL’UNIONE DEI COMUNI.

Nello scorso Consiglio del 31 agosto sull’Unione dei Comuni purtroppo la posizione assunta dal Sindaco e dalla sua maggioranza è stata quella di non aderire all’Unione e questa scelta è stata sintetizzata dal Sindaco con le seguenti parole:’ Volterra sta per il momento alla finestra’.

Tra le motivazioni emerse, quelle più significative sono state il timore di non avere la guida dell’Unione e quindi di soggiacere alle decisioni degli altri Comuni e la paura di perderci qualcosa in termini economici.

Credo che la necessità di valutare attentamente le conseguenze economiche della scelta sia giusta, ma da questo non può assolutamente discendere la decisione di ‘stare alla finestra’.

Al contrario, proprio per la necessità di rendere l’Unione più vicina agli interessi della nostra città, corrispondente alle nostre necessità e conquistare il ruolo di guida che Volterra merita, era necessaria una partecipazione attiva del nostro Sindaco alla stesura dello Statuto dell’Unione.

La mancata partecipazione denota una resa, una rinuncia preventiva e il ruolo di guida non può che essere conquistato partecipando e scegliendo le funzioni da associare in modo da consentirsi un vantaggio economico.

Pur in mancanza del contributo di Volterra, l’Unione verrà creata ugualmente tra gli altri Comuni dell’Alta Val di Cecina, quindi la scelta del nostro Sindaco non costituisce nemmeno un espediente per ottenere lo spostamento della Sede, ma ha come effetto semplicemente lo starsene fuori, mentre gli altri decideranno da soli anche per noi, sulle materie già di competenza della Comunità Montana.

Preso comunque atto della posizione del Sindaco e della difficoltà a lavorare in sinergia con gli altri Comuni della Val di Cecina per lo sviluppo dell’intera area, è ancor più necessario ed urgente cercare di capire quali sono le strategie che il Sindaco intende mettere in campo per lo sviluppo di Volterra.

Non è più sufficiente infatti sbandierare il PIP di Saline ed è necessario prendere atto che nell’Alta Val di Cecina un’azienda trova sicuramente più interessante ad oggi, scegliere il PIP di Pomarance, contando sui risparmi energetici derivanti dalla geotermia.

Il 16 agosto 2011 il Sindaco e 5 Assessori in Giunta hanno deliberato e fatto proprio lo studio di prefattibilità finanziato dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Volterra per l’utilizzo di risorse geotermiche per il teleriscaldamento nell’area di Volterra.

Intanto in Regione è in corso e di prossima conclusione, l’iter per l’approvazione di un progetto presentato dalla società Geonergy srl, denominato S.Cipriano, per l’autorizzazione a compiere rilievi geologici allo scopo di ricercare la risorsa geotermica nel nostro territorio.

La discussione sulle strategie di sviluppo di Volterra deve necessariamente uscire dalla Giunta Comunale e investire l’intero Consiglio Comunale, in modo da consentire uno scambio di idee e una partecipazione che l’argomento merita.

Che il Consiglio Comunale e quindi Volterra non conosca se sono state fatte osservazioni al progetto depositato in Regione e qual’è la posizione, l’idea che questa amministrazione ha dello sviluppo industriale ed energetico di Volterra non è confortante.

Non si conosce nemmeno se il Sindaco e i 5 assessori che hanno approvato il progetto della Fondazione in Giunta, abbiano ragionato sui risultati emersi dallo studio preliminare, in particolare sul fatto che la zona eventualmente interessata dalla risorsa geotermica non è a Saline (dove è sviluppato il piano industriale), ma la zona di S.Cipriano e Prato d’Era..

Il vantaggio nel trovare la risorsa geotermica sul nostro territorio è innegabile, non solo per lo sviluppo del teleriscaldamento, ma soprattutto per la possibilità di accedere ai progetti del COSVIG e a tutta una serie di finanziamenti senza i quali, volenti o nolenti, con i tagli agli enti locali del Governo centrale e l’isolamento a cui questo Sindaco ci condanna, è difficile rimanere a galla.

Ma il Consiglio Comunale dovrà almeno discutere sull’impatto, le modalità, l’uso delle risorse? Dovrà discutere anche di come coordinare tutte le altre scelte strategiche in funzione di un progetto di questa portata?

Oltre a ‘capitanare’ i vari comitati che giustamente nascono contro i tagli ai servizi essenziali (sanità e scuola), è urgente che questa amministrazione lavori dentro al Consiglio Comunale ed esca dall’isolamento, per un’analisi e una condivisione di progetti e di ricerca di fondi per lo sviluppo , altrimenti qualunque legittima protesta sarà destinata ad avere una soluzione temporanea, di breve periodo o nessuna soluzione.

 

Irene Ricotti

PRC- Volterra

GEOENERGY S.r.l._S_CIPRIANO_Studio preliminare ambientale

Delibera di Giunta n. 142 del 16-08-2011 StudioRisorseGeotermiche

Studio Fondazione CRV allegato 1

Studio Fondazione CRV allegato 2


 


4 risposte a “Volterra geotermica?”

  1. Giusto per chiarire alcuni punti tecnici:
    Da quanto emerso dallo studio commissionato dalla Fondazione Bancaria sul territorio comunale, sono state individuate prospettive di potenziale geotermico nella zona del Palagione e non a San Quirico (5-6 km più a Nord).
    Inoltre con un approfondimento della lettura, si vede che Saline non compare perchè i finanziamenti limitati non permettevano di analizzare un’area maggiore di quella scelta a est di Volterra.
    Per quanto riguarda la zona di Saline e il PIP, la scelta è stata fatta dalla precedente amministrazione, anche in considerazione del fatto che è la loc. industrializzata più vicina a Larderello (questo nel caso si dovesse realizzare una tubazione di adduzione calore). Per il motivo detto prima, quest’area non è stata presa in considerazione, perchè è noto da 50 anni che esiste una forte anomalia geotermica che porta a estrapolare, temperature di oltre 250°C nel serbatoio.
    Per quanto riguarda i finanziamenti del COSVIG, questi sono limitati a quanto reperibile dai bandi Regionali o Europei, comunque ugualmente utilizzabili, poichè i milioni di Euro che Enel GP elargisce a titolo di compensazione ambientale, sono frutto di un accordo volontario che ha fatto la società suddetta con i comuni in cui opera. Viceversa la cosidetta lira geotermica, dà introiti molto minori ed esclude impianti di potenza installata inferire a 3 MW.

  2. La ringrazio per il contributo, penso sia necessario discutere e fare chiarezza su questo argomento, che ritengo fondamentale per lo sviluppo futuro di Volterra.
    Per precisare, il riferimento a S.Quirico deriva dal nome del progetto che la società Geonergy ha presentato in Regione e se in futuro ci sarà la possibilità di trovare la fonte geotermica a Saline sarà certamente un dato positivo. Non è un errore aver pensato il PIP a Saline ma oggi è necessario ragionare su come renderlo ‘attrattivo’ per le imprese, ancor più se il Sindaco vuol rimanere fuori dall’Unione e non condivedere e ‘godere’ di progetti d’area.
    E’ secondo me un errore non portare in discussione in Consiglio Comunale il progetto della Fondazione CRVolterra, discutere di come sviluppare le opportunità che ha la nostra città ed è grave che nessuno conosca le eventuali osservazioni di questa giunta al progetto depositato in Regione, se ci sono state.
    I fondi consistenti che arrivano dal Cosvig- di cui Lei parla- sono quelli che Enel trasferisce alla Regione e che quest’ultima distribuisce tra i comuni che hanno impianti produttivi. Quindi Volterra senza impianti, con Enel non ha niente da trattare.
    La ringrazio e spero che questo argomento venga presto trattato nella sede che merita: il Consiglio Comunale.

  3. Vorrei fare un’ulteriore chiarimento, che non vuole essere polemica, ma solo per evitare fraintendiemnti:
    Il permesso di ricerca acquisito da Geoenergy si chiama “San Cipriano” e non San Quirico.
    Per quanto concerne i fondi Cosvig concordo con lei sul concetto, con la solo eccezione che i soldi di Enel, Cosvig li utilizza solo nei comuni sede di impianto Enel.
    Sono semmai i comuni limitrofi come pomarance o castelnuovo che possono impiegarli per progetti d’area..

    Saluti

  4. buongiorno, siamo un gruppo di cittadini del circondario di Casole d’Elsa riuniti in un comitato per difendere il territorio dalle speculazioni di ogni tipo. In questo momento il nostro impegno è focalizzato sui progetti di geotermia in corso. Per ora stiamo cercando di informare il più possibile i cittadini ignari della questione e stiamo raccogliendo firme per una petizione per ottenere la “Dichiarazione di notevole interesse pubblico per le eccezionali peculiarità paesaggistiche, naturalistiche, storiche, economiche, geologiche e paleontologiche del territorio di pertinenza dei centri storici e castelli di Casole d’Elsa, Monteguidi, Mensano, Radicondoli, ai sensi del recente CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO (DECRETO LEGISLATIVO 22 gennaio 2004, n. 42)”.
    La domanda che vorremmo porvi è: esistono gruppi di persone che si stanno muovendo per difendere il vostro territorio?
    grazie e saluti alla prossima

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