Consiglio Comunale aperto – Irene Ricotti


POGGIO ALLE CROCI

Andando a rivedere le linee programmatiche di questa amministrazione in tema di urbanistica ed edilizia si legge un vostro giudizio negativo sul Regolamento Urbanistico approvato dalla precedente amministrazione ad aprile 2009 anche se non si ritrova poi una vostra idea politica su questa materia.

Ricordo però cosa è stato detto in campagna elettorale e nel discorso di insediamento di questa giunta. Il Sindaco attaccò il PD e la precedente amministrazione proprio sul piano strutturale, contestando di aver pensato ad un hotel di lusso anziché alle case per i cittadini di Volterra.

Spererei quindi che realmente stasera ci siano margini di discussione per invertire la rotta intrapresa con questo Regolamento Urbanistico.

Il progetto di Poggio alle croci non può essere valutato separatamente dalle previsioni di espansione edile previste nell’affaccio sud.

Di fronte ad un calo, dei residenti e ad un numero elevato di appartamenti sfitti nel comune (circa 300 secondo il dato espresso dall’associazione Una Casa Per Tutti) la soluzione al problema abitativo dei volterrani che viene fornita dal nostro Piano Strutturale, è quella di aumentare l’offerta del numero di case per permettere un calo dei prezzi, in vista di un presunto aumento di 1700 residenti.

In quest’ottica è prevista la costruzione di circa 320 appartamenti nel c.d. affaccio sud, che per la fragilità geologica e gli elevati costi di costruzione, difficilmente potrà sfornare abitazioni a basso costo. La Regione ha già chiesto inoltre, di non fare menzione della strada che dovrebbe servire quest’area, perché non ne è garantita la fattibilità. Questa quindi sarebbe l’offerta per i residenti.

Si autorizza il deturpamento del paesaggio collinare , l’insediamento di edifici di identità incerta e omogenea, assolutamente sovradimensionati rispetto alle reali esigenze.

Il territorio urbano finisce per ridursi a territorio di conquista, a mera speculazione immobiliare, con un centro storico che si svuota sempre più di vita e si popola sempre più di pizzerie e bar, ma della vita e dell’anima di Volterra non rimane niente. I turisti si fermano per meno di un giorno a visitare un centro cittadino povero, privo di qualsiasi traccia dell’identità culturale dei suoi abitanti.

L’area invece destinata a sviluppo turistico/residenziale di pregio è stata prevista a Poggio alle Croci, “per particolari categorie di abitanti e fruitori”.

Come è stato esposto dai progettisti si prevedono 200 unità abitative, con un incremento della superficie lorda di 8.000 mq, oltre a ristoranti, caffetterie, centro benessere, palestra e parco pedonale.

E tutte queste abitazioni sono già in vendita ai particolari fruitori, sul sito internet della società anglo-portoghese che ha acquistato dalla ASL il complesso dell’Ex Ospedale Psichiatrico, in cui rimane la memoria di Oreste Nannetti e di un passato che ha contribuito allo sviluppo sociale della nostra città.

Poggio alle Croci è un bene sì da recuperare e da far vivere, ma ai cittadini di Volterra.

Come tutto ciò che già esiste in città, come le case vuote nel centro storico, il cui recupero permetterebbe anche il rilancio della piccola e media impresa edile presente sul nostro territorio.

A Poggio alle Croci  potrebbero quindi sorgere abitazioni residenziali per gli abitanti di Volterra.

I turisti hanno già i loro posti letto e sono sufficienti.

A Reggio Emilia, per fare un esempio, il reparto dell’ex ospedale psichiatrico S.Lazzaro, è stato recentemente oggetto di un progetto di consolidamento e restauro (con recupero dei disegni dei malati lasciati sui muri). Non diventa un villaggio turistico, diventa un museo e una facoltà di psichiatria- diventa un campus universitario, un luogo di studio e di ricerca. Rimane ai cittadini.

Con questo Regolamento urbanistico che vi apprestate a confermare attraverso la realizzazione di questo progetto, in perfetta continuità con la precedente amministrazione da voi tanto contestata, si svendono ancora una volta pezzi del nostro territorio, che non sono nella disponibilità di un amministratore o del suo successore…sono beni di tutti!

Interessante per la discussione di stasera è una dichiarazione resa nell’ambito di 2 progetti della comunità europea per la rivitalizzazione dei centri storici di medie e piccole dimensioni (hist.urban e adhoc). La ricetta dettata parte da uno sviluppo e da un recupero dell’esistente che invogli i cittadini e le nuove generazioni ad abitarvi, a lavorare, ad investire e trascorrervi il tempo, senza danneggiare il carattere peculiare e l’identità unica del nostro patrimonio.

Non è prevista la vendita in blocco per fare cassa con gli oneri di urbanizzazione.

Spero che dopo questo consiglio comunale la soluzione non si riduca a concedere il permesso ai volterrani di poter accedere al villaggio turistico inglese per qualche metro dopo il cancello, anche perché spero che nessun volterrano abbia la voglia di andare a vedere gli inglesi che fanno il bagno nella loro piscina. Spero che pretendano di vivere in quel pezzo della nostra città!


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