MOZIONE SULLA RIPUBBLICIZZAZIONE DELL’ACQUA


Ho messo all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale che si terrà martedì 28 giugno questa mozione per dar seguito politico alla grande vittoria referendaria del 12 e 13 giugno.


Il Consiglio Comunale

Premesso

che l’acqua è un bene essenziale ed insostituibile per la vita e, pertanto, la disponibilità e l’accesso all’acqua potabile e all’acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni collettivi costituiscono un diritto inviolabile dell’uomo, un diritto universale, indivisibile, che si può annoverare fra quelli di cui all’articolo 2 della Costituzione;

che con la promulgazione della Carta Europea dell’Acqua (Strasburgo 1968) la concezione dell’acqua come “bene comune” per eccellenza si è progressivamente affermata a livello  mondiale;

che il bene acqua, pur essendo rinnovabile, per effetto dell’azione antropica può esaurirsi: è quindi responsabilità individuale e collettiva prendersi cura di tale bene, utilizzarlo con saggezza, e conservarlo affinchè sia accessibile a tutti e disponibile per le future generazioni;

che la Risoluzione del Parlamento Europeo del 15 marzo 2006 sul IV Forum mondiale dell’Acqua dichiara “l’acqua è un bene comune dell’umanità” e chiede che siano esplicati tutti gli sforzi necessari a garantire l’accesso all’acqua alle popolazioni più povere entro il 2015 ed insiste affinchè “la gestione delle risorse idriche si basi su un’impostazione partecipativa e integrata, che coinvolga gli utenti ed i responsabili decisionali nella definizione delle politiche in materia di acqua a livello locale e in modo democratico”;

che, inoltre, la risoluzione del Parlamento Europeo dell’11 marzo 2004 sulla strategia per il mercato interno già affermava “essendo l’acqua un bene comune dell’umanità, la gestione delle risorse idriche non deve essere assoggettata alle norme del mercato interno”;

che il principio dell’accesso all’acqua come diritto fondamentale di ogni persona, secondo criteri di parità sociale e di solidarietà, è stato, altresì, recentemente ribadito dall’assemblea Generale delle Nazioni Unite (Risoluzione ONU del 29 luglio 2010);

Considerato

che l’esito della consultazione referendaria del 12 e 13 giugno scorso ha determinato l’abrogazione sia dell’articolo 23bis del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con la legge 6 agosto 2008, n.133 e successive modificazioni e integrazioni, sia del comma 1 dell’articolo 154 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152;

che sussistono, pertanto, le condizioni normative per promuovere la ripubblicizzazione dei servizi idrici;

IL CONSIGLIO COMUNALE

Ritiene

che l’acqua sia un bene comune, un diritto umano universale non assoggettabile a meccanismi di mercato e, di conseguenza, la proprietà e la gestione del servizio idrico devono essere pubbliche e improntate a criteri di equità, solidarietà (anche in rapporto alle generazioni future) e rispetto degli equilibri ecologici;

che sia opportuno introdurre nell’ordinamento comunale la definizione di servizio idrico integrato come servizio pubblico essenziale di interesse generale al fine di garantire l’accesso all’acqua per tutti;

Impegna

l’Amministrazione Comunale affinchè valuti la definizione degli Ambiti Territoriali Ottimali con i criteri ispirati alle unità fisiche-naturali, dato che l’acqua è un bene naturale, anzichè ispirate a criteri meramente amministrativi.

a sviluppare nei confronti del Governo e della Regione Toscana un’azione tesa a riformare il sistema di gestione del servizio idrico, superando il modello attuale che prevede l’affidamento a soggetto giuridico privato nella forma di s.p.a. che, assieme alla coesistenza tra enti pubblici e soggetti privati, ha sancito la pericolosa dicotomia proprietà-gestione provocando una serie di problemi inerenti la regolazione, i controlli e dunque l’efficienza del servizio.

Impegna

l’Amministrazione Comunale di Volterra ad adoperarsi attivamente per conseguire l’obiettivo specifico di rendere l’attuale società di gestione del servizio idrico un soggetto giuridico di diritto pubblico, con le caratteristiche di azienda improntata a criteri di economicità, efficienza, trasparenza e partecipazione.

Danilo Cucini – La Sinistra per Volterra


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