LA CENSURA PREVENTIVA DELLA GIUNTA BUSELLI


Dopo la lettera indirizzata dall’assessore alla cultura Carloni e dal consigliere delegato al Cinema e al Teatro Righi a Carte Blanche e al Direttore Artistico di Volterrateatro, in cui si elencano i criteri e  le regole da seguire per l’ottenimento dei finanziamenti, Volterra ha assistito ad un’assordante silenzio delle maggiori personalità della cultura della nostra città, in primis del destinatario della lettera.

Oltre ai consiglieri Cucini- capogruppo La Sinistra per Volterra­­- e Dello Sbarba- capogruppo Città Aperta- si è alzata pubblicamente solo la voce di sette liberi cittadini, che hanno sentito la necessità di organizzare una manifestazione culturale a difesa della libertà di espressione artistica, minacciata dall’imbarazzante tentativo di censurare Volterrateatro.

Subordinare il finanziamento – e quindi la effettiva messa in scena- di un’opera teatrale al preventivo vaglio da parte dell’amministrazione del tipo di pubblico a cui è rivolto lo spettacolo ed al controllo del rispetto della sensibilità religiosa, rivela quanto sia poco chiaro a questi amministratori che né Volterrateatro né Volterra sono di loro proprietà e che una “pulizia” bigotta e  ignorante della manifestazione teatrale certamente viola quanto affermato dall’art. 11 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea che esclude espressamente le ingerenze della pubblica amministrazione nella libera espressione di idee e di opinioni.

La nostra città non merita di distinguersi per alcuna censura.

Il teatro è rappresentazione, anche critica e a volte feroce, della realtà. “L’opera d’arte in quanto rappresentazione deve essere accolta senza confonderla con la realtà… senza che per questo    venga meno la responsabilità dell’artista ma sempre e solo di fronte al pubblico… è essenziale per una democrazia, proteggere la libertà dell’artista contro l’arbitrio di tutti i poteri, pubblici o privati” (dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’U.E.).

All’assessore alla cultura e al professor Righi chiediamo quindi di esprimere liberamente il loro eventuale giudizio negativo su di uno spettacolo, anche alzandosi o commentando aspramente, perché di certo nessuno può pretendere che Volterrateatro piaccia a tutti, come sicuramente non a tutti piaceranno le manifestazioni volterrane del tiro alla fune in piazza o la festa di contrada, che pure hanno diritto di essere celebrate.

A memoria a nessuno è mai venuto in mente di selezionare la tipologia di pubblico che entra al Teatro Persio Flacco.

Mentre a livello nazionale si attenta alla Costituzione, mentre si vuole imbavagliare i giudici e l’informazione, mentre si tagliano i fondi per la cultura e la ricerca a vantaggio della speculazione dobbiamo essere vigili e opporsi a ogni tentativo, più o meno consapevole, di censura preventiva.

Considerato quindi che il Prof. Carloni è alla sua prima uscita in pubblico e che sino ad ora il consigliere Righi si è occupato di portare i ragazzi del Niccolini a pulire Docciola e che è fresca la sua delega alla tutela della “volterraneità”, non pretendiamo che venga dato respiro ad una manifestazione di teatro internazionale, ma esigiamo, per la nostra città, che questa amministrazione non dia sfoggio dei più ignoranti e bassi sentimenti di chiusura e intolleranza, certamente in linea con l’aria che tira a livello nazionale e che avranno sicuramente ricevuto il plauso degli ambienti più bigotti della nostra città.

Noi alla manifestazione ci saremo.

Volterra 24 giugno 2010

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

PARTITO DEMOCRATICO

SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’

ITALIA DEI VALORI


2 risposte a “LA CENSURA PREVENTIVA DELLA GIUNTA BUSELLI”

  1. Gli attuali amministratori di Volterra non hanno solo la pretesa di governare ma anche di censurare ciò che meno gradiscono.Sono patetici ma pericolosi a se stessi e agli altri, stanno facendo danni irreversibili e per risalire la china dal degrado sociale, culturale e relazionale sarà molto difficile.
    MOLTO MEGLIO CHE SE NE VADANO A CASA !!!

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